Toccata e Fuga. Storie di Italians, tra sogni, progetti e musica classica, Radiomir, 7 aprile 2021 – Attraverso le note di Ottorino Respighi, ho incontrato Andrea Cerati, musicista, fondatore e presidente della Associazione Musicopoli in Spagna. Eccolo.
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Andrea Cerati (Spagna), musicista, fondatore e presidente della Associazione Musicopoli.
Andrea Cerati – Cordova è una città molto bella, di circa 330 000 abitanti e molto tranquilla; è viva perché ha di tutto, offre tutto quello che le grandi città possono offrire. […] Mi sono integrato subito, perché non mi sento uno straniero qui, forse ho più amici spagnoli che italiani e devo dire che, grazie anche alla cucina italiana, ho costruito tanti legami, perché vogliono tutti venire a mangiare a casa mia. Faccio spaghettate, grigliate, pizze, tiramisù, panna cotta. Gli spagnoli vanno pazzi per questo dolce, una ricetta semplice che qui però non cucina nessuno. Io ne preparo in quantità industriale, invito venti amici e ci divertiamo come matti.
[…] Musicopoli l’abbiamo fondata nel 1992: proprio l’anno in cui sono venuto per la prima volta in Spagna, eravamo una manica di pazzi, appena diplomati al Conservatorio di Musica, e volevamo fondare una scuola di musica, ma che non fosse solo di musica. E infatti la nostra ultima proposta è un corso gratuito di lingua italiana per le mamme straniere in Italia. Donne che spesso stanno in casa, mentre i mariti lavorano, e quindi parlano malissimo la lingua. L’idea alla base di questo corso è quella di aumentare l’autostima di queste donne.
Per chi volesse saperne di più sulla attività di Andrea Cerati e della Associazione Musicopoli, di cui è fondatore e presidente, ecco il sito.
Non solo dalla Trilogia di Roma di Ottorino Respighi
Un assaggio de la Trilogia di Roma, il tris di poemi sinfonici dedicati alla città eterna; da I pini di Roma, I pini di Villa Borghese; da Le fontane di Roma, IV. La fontana di Villa Medici al tramonto; da Feste romane, IV La Befana;
Un brano per pianoforte solo tratto da 6 Pieces for Piano, Valse Caressante.
Di Ottorino Respighi (Bologna, 1879, Roma, 1936).
L’atonalità? Grazie al cielo è finita! Il futuro della musica? Chissà, penso che ogni compositore dovrebbe essere prima di tutto un individuo.
Così afferma Ottorino Respighi nel 1925, un anno dopo aver composto il poema sinfonico I pini di Roma.
Così lo ricorda Elsa Olivieri Sangiacomo, vedova del compositore, in una intervista rilasciata alla RAI nel centenario della nascita del compositore.
Respighi è stato un uomo di una semplicità straordinaria. Parlava ben undici lingue. L’ultima lingua che studiava (io ho ancora i suoi compiti) fu la lingua finnica, che è una delle più difficili del mondo. Il russo poi lo parlava come l’italiano, perché era stato da Rimsky Korsakoff e così aveva imparato questa lingua benissimo. E le altre lingue ha avuto sempre una gran passione. Come sempre ha avuto una gran passione per i libri, per la letteratura francese, tedesca, inglese. Era un uomo molto speciale, ma molto solitario, diciamo. Non ha mai appartenuto a nessuna congrega, nessun partito, nessuna riunione di musicisti; è sempre stato un isolato. Siamo sempre stati noi due insieme…
In realtà, Ottorino Respighi era membro della Massoneria, ma questo non si può dire in Italia, Paese in cui la laicità è ancora un miraggio lontano.
E oggi come ieri, gli ideali massonici di Libertà, uguaglianza e fratellanza sono duramente condannati da ben 586 documenti che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana si è presa la briga di emanare negli ultimi duecento anni.
Per fortuna la musica va oltre. E così sia.
In tutti questi anni, oltre all’amore per i libri, quello per la radio non mi ha mai abbandonato, anzi, è cresciuta in me e, da ascoltatrice assidua ed entusiasta, mi sono spinta un po’ più in là e ho cominciato a ideare e a condurre alcune rubriche radiofoniche. Le storie, la musica e il sentirmi cittadina del mondo: queste le mie grandi passioni.
Per questo, desidero condividere con voi la rubrica che ho ideato e che curo per Radio Mir dal titolo Toccata e Fuga. Storie di Italians, tra sogni, progetti e musica classica.
Ah, la sigla che ho scelto per la trasmissione è 1. movimento Allegro dal Duo in Sol maggiore di Filippo Gragnani (1768-1820), nella versione del Duo Ghiribizzo, formato da me e Joachim Geissler.
Scopri tutte le puntate a partire da qui.