Un romanzo, di Paola Minussi, e monologo, di Claudia Fontana, a esso ispirato – Torrechiara è un progetto artistico tutto al femminile dedicato a uno dei castelli più suggestivi d’Italia. Ecco tutti i dettagli.
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IL PROGETTO CONGIUNTO
Progetto Torrechiara è il nome che Paola Minussi e Claudia Fontana danno al loro lavoro artistico congiunto, che si articola nel romanzo L’archivista di Torrechiara edito da Bertoni Editore nel 2022 e al monologo da esso tratto, di e con Claudia Fontana, dal titolo Risveglio a Torrechiara.
Un progetto che parla di resilienza e resistenza tutta al femminile; narra una vicenda ambientata in un futuro prossimo – la storia si svolge nell’anno 2027 – nel castello di Torrechiara, nell’entroterra di Parma, luogo e territorio ricco di storia, arte e cultura (anche enogastronomica).
TORRECHIARA: IL ROMANZO
L’archivista di Torrechiara Bertoni Editore, 2022
il romanzo di Paola Minussi
Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadine coscienziose e impegnate
possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.
Margaret Mead
La prima volta che ho visitato il castello di Torrechiara sono rimasta incantata dalla bellezza delle sale, degli affreschi che testimoniavano l’amore eterno di un condottiero per la sua amata e dalla solennità del paesaggio che si stendeva ai piedi del castello.
Era un giorno d’agosto del 2015. Ricordo che prima di lasciare quelle mura, appoggiai la mano destra su una parete, chiusi gli occhi e annusai il profumo del vento.
Quella notte mi svegliai alle tre del mattino e annotai di getto sul mio taccuino la trama di una storia.
Da quel momento quella storia è rimasta sempre nei miei pensieri. Scrivevo nei ritagli di tempo, di notte al tavolo in cucina, mentre viaggiavo in treno durante le mie trasferte di lavoro e anche sul cellulare quando non avevo il portatile con me.
Mi ci sono voluti quattro anni per dare forma e corpo a quello che avevo abbozzato quella notte.
Quando sono giunta al termine della scrittura, mi sono sentita felice per il traguardo raggiunto, ma anche sola, abbandonata. Ormai Anna – la protagonista della storia – e Albina – la segnatrice degli Appennini – mi avevano salutato. Se ne era andata Amal, la ragazza coraggiosa arrivata da lontano e anche Goffredo il cane dallo sbadiglio perpetuo; la gallina Callas aveva smesso di lanciare i suoi gorgheggi striduli svolazzando in giro per la casa e Tagetina, il fiore tanto amato e curato da Anna, non occhieggiava più dal davanzale della finestra.
Quanta compagnia mi hanno fatto i miei personaggi. Me ne sono accorta solo quando ho finito di scrivere e ho deciso che la storia era conclusa. Tutto era diventato silenzio. Forse per questo ho voluto abbinare a ogni capitolo una musica e un testo che aggiungessero al racconto calore e colore. Ogni brano, che sia classico o pop, ha per me un significato profondo e sono felice di condividerlo con chi leggerà.
In tanta solitudine, per fortuna, c’è una presenza che è rimasta anche nella vita reale ed è sempre con me: la mia Gatta Guardiana. Lei non se ne va. Lei è l’unico personaggio che esiste davvero nelle mie giornate e mi segue ovunque con la sua discreta e preziosa presenza. Anche ora, mentre scrivo queste parole, è acciambellata accanto a me e mi dedica il suo concerto di fusa.
La amo moltissimo. Spero lo farete anche voi, leggendo questa storia.
Ecco di cosa si tratta.
LA STORIA
Anna Ponti, esperta archivista emigrata in Svizzera, decide di lasciare la città di Basilea, dove si è costruita una vita soddisfacente sia a livello professionale che sentimentale, per tornare in Italia.
Due sono i motivi che la spingono a compiere questo passo: ritrovare la sorella che non vede da anni e dare il proprio contributo alla tutela degli antichi volumi e delle opere d’arte che in patria rischiano di andare perduti e distrutti.
Destinazione il castello di Torrechiara.
Siamo nel 2027 e l’Italia è in piena guerra civile; una feroce dittatura dà la caccia a dei fantomatici ‘Sabotatori’ e perseguita la popolazione non allineata con il regime.
Ma chi sono in realtà costoro?
Nei silenzi e nei nuovi ritmi di Torrechiara Anna scoprirà chi siano davvero i Sabotatori.
Una storia di lotta, di passione, di percorso rivoluzionario degli eventi ma, soprattutto, di solidarietà al femminile e di rinascita dalle macerie.
Quando due sorelle stanno spalla a spalla, chi ha una chance contro di loro?
Pam Brown
La collaborazione con Claudia
E proprio perché nell’arte come nella vita fa bene, stare spalla a spalla, fianco a fianco, con persone, amiche, artiste di valore, e condividere sogni e progetti, così Claudia Fontana ed io abbiamo deciso di dare vita, voce e gambe a questo progetto.
E ora lo stiamo facendo camminare nel mondo.
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TORRECHIARA: IL MONOLOGO
Risveglio a Torrechiara
il monologo di e con Claudia Fontana
Il monologo vede in scena una sola attrice, Claudia Fontana, che interpreta la protagonista Anna Ponti.
Lo sfondo è essenziale.
Le luci creano gli spazi.
Mano a mano che la storia si dipana, il castello si trasforma da luogo di esilio e prigione per Anna Ponti – l’archivista giunta da lontano per adempiere a una misteriosa e sinistra missione per mandato del nascente ‘Nuovo Stato Italico’ – a luogo protetto dalla barbarie del mondo esterno.
Il castello diventa così luogo di resistenza e di rinascita per una comunità di donne, decise a non cedere alla violenza dilagante, ma ad andare oltre e a cercare, tutte insieme, un nuovo modo di vivere.
Ecco il video-promo del monologo tratto da L’archivista di Torrechiara:
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Maggiori informazioni su di noi e sulle nostre attività:
www.paolaminussi.com
www.claudiafontana.it