Oggi ho incontrato Barbara Bonomi Romagnoli e abbiamo parlato del suo libro
Bee happy. Storie di alveari, mieli e apiculture
(DeriveApprodi, 2016)
La mia citazione preferita si trova proprio al principio del libro, nel capitolo intitolato: “Di cosa parliamo quando parliamo di apicultura”:
È entusiasmo, energia, endorfine pure.
È gioco e lavoro, tentativi e prove, studio e osservazione.
È passione, tensione, scarica di adrenalina.
È usanza, innovazione, trasmissione.
È rispetto, curiosità, meraviglia.
È un privilegio, il tempo che si ferma, un’avventura in un mondo parallelo.
È il sogno da bambini, una storia raccontata, una genealogia che si tramanda. È impegno, tenacia, divertimento.
È sentimento, vibrazioni, colpo di fulmine.
È opportunità, scelta e autodeterminazione.
È silenzio, concentrazione, movimento lento. Al tempo stesso danza, canto e ronzio.
È il nostro passato, presente e futuro: il «nostro battito del cuore».
È tutto questo e molto altro.
E anche di questo parliamo, quando parliamo di api/cultura.
O, ancora, potremmo prendere in prestito le parole di Samuel Beckett secondo Martin Page: «Ho bisogno delle api per ricordare a me stesso che possono accadere anche cose meravigliose. Dobbiamo essere all’altezza delle api. Vivere come degli alchimisti e fare il nostro miele». […] Quale auspicio più dolce per tutte e tutti noi, che cerchiamo ogni giorno, con costanza e dedizione, di creare il nostro miele e essere alchimiste e alchimisti delle nostre esistenze?
Tre aggettivi per descrivere questo libro: dolcissimo, innovativo, femminista.
Grazie a Barbara Bonomi Romagnoli per averci svelato il mondo sorprendente delle api, queste insette straordinarie (e sottolineiamo il sostantivo insette) che hanno un ruolo imprescindibile per l’agricoltura e per l’esistenza degli esseri viventi sulla terra. L’autrice ci
conduce nel linguaggio danzante delle api e ci mostra come la loro società sia un organismo assai complesso e organizzato, in cui ogni ape ha un ruolo preciso e indispensabile. Un’ape operaia da sola muore, perché è l’organismo nella sua interezza che permette a ciascuna la sopravvivenza; il comportamento generale dell’alveare deriva dalla competizione e dalla cooperazione fra tutte le api. È forse questo il più importante messaggio di questo libro: nessuno è un’isola e siamo tutte e tutti collegati l’uno all’altro. Mai come in questo momento storico di pandemie e di responsabilità individuale, sociale e politica, ce ne stiamo rendendo conto. Grazie a Barbara Bonomi Romagnoli per avercelo ricordato in modo così chiaro e, allo stesso tempo, dolcissimo.
Como, Libreria Ubik, venerdì 18 gennaio 2019