Con grande piacere ecco il secondo episodio della rubrica dedicata ai consigli di lettura e ai suggerimenti di libri che parlano del Portogallo e di Lisbona; come di consueto, mi accompagna in questo viaggio Liliana Navarra, italiana che vive a Lisbona da diciotto anni, guida turistica, esperta del Portogallo, scrittrice e blogger.
Entrambe appassionate lettrici, vi condurremo in un vero e proprio viaggio in Portogallo attraverso i libri e le storie lì ambientate.
I libri di oggi
Anche per questa seconda puntata ho scelto per voi due libri, che hanno come scenario e/o come argomento Lisbona e il Portogallo. Insieme a Liliana Navarra vi offriremo spunti di lettura, idee per itinerari di viaggio insoliti e suggestioni letterarie che raccontano questa città sfavillante e questo Paese posto all’Occidente d’Europa e che profuma di Oceano.
Ecco la diretta della seconda puntata:
Per questa seconda tappa del nostro viaggio tra le righe, ho scelto per voi questi due libri: La notte di Lisbona di Erich Maria Remarque (Neri Pozza, 2015) e La storia seguente di Cees Nooteboom (Feltrinelli, 1993).
La notte di Lisbona
Una delle mie citazioni preferite da La notte di Lisbona si trova a pagina 10:
Girammo intorno alle quinte teatrali della Praça do Commercio e dopo un po’ ci ritrovammo in un dedalo di scalinate e vicoli in salita. Non conoscevo quella parte di Lisbona ma, come tutti, soltanto le chiese e i musei… Non perché amassi Dio e l’arte, ma semplicemente perché nelle chiese e nei musei nessuno chiedeva il passaporto. Davanti al crocifisso e ai grandi pittori si era ancora uomini, non individui con certificati sospetti.
Lasciammo il taxi e salimmo su per quelle scale e quei vicoli. C’era odore di pesce, di aglio, di fiori notturni, di sole morto e di sonno. Il Castello di San Giorgio emergeva dalla notte al chiarore della luna e la luce scendeva a cascate giù per i numerosi gradini. Mi voltai e guardai il porto. Il fiume scintillava, e quel fiume significava la libertà, la vita; sfociava nel mare e quel mare era l’America.
La storia seguente
Una delle mie citazioni preferite dal romanzo di Cees Nooteboom si trova a pagina 49:
Fa fresco, quassù, ho camminato per il parco seguendo un pavone bianco […], come se fosse lo scopo della mia vita, e ora sto seduto sulle mura esterne del castello e guardo la città, il fiume, il vassoio del mare in fondo. Oleandri, frangipani, allori, grandi olmi. La parola ‘addio’ si libra intorno a me e io non riesco ad afferrarla. Tutta questa città è un addio.
Margine d’Europa, ultima riva del primo mondo, dove il continente corroso sprofonda lentamente nel mare, scorre via, verso la grande nebbia a cui, oggi, l’oceano assomiglia. Questa città non appartiene all’oggi, qui è prima in quanto è dopo. Il banale ora non vi è ancora giunto, Lisbona indugia. Questa deve essere la parola, la città tiene sospeso l’addio, qui l’Europa dice addio a se stessa. Pigre canzoni, dolce decadenza, grande bellezza. Ricordo, differimento delle metamorfosi.
#iorestoacasa ma non rinuncio a #viaggiaretralerighe e a sognare Lisbona attraverso i libri, le storie e i ricordi della mia città del cuore.
Pura poesia.
Até logo, Lisboa!
Per chi volesse saperne di più su Liliana Navarra e sulle sue molteplici attività, ecco il link dove trovare tutte le informazioni: lillyslifestyle.com