Salpiamo di nuovo alla volta del Portogallo e di Lisbona, insieme alle autrici e agli autori che ci suggeriscono punti di vista differenti e ci avvolgono nelle loro narrazioni che hanno come protagonista questo Paese che profuma di Atlantico: oggi è con noi Lorenzo Pini, autore di Lisbona. Ritratto di una città.
Ecco il nono appuntamento di Viaggiare tra le righe: come sempre, la mia compagna di viaggio è Liliana Navarra, italiana che vive a Lisbona da diciotto anni, guida turistica, esperta del Portogallo, scrittrice e blogger.
Entrambe siamo appassionate lettrici e, come di consueto, vi offriamo spunti di lettura, idee per itinerari di viaggio insoliti e suggestioni letterarie che raccontano questa città sfavillante che profuma di oceano e questo Paese posto all’estremo Occidente d’Europa.
L’AUTORE DI OGGI
Oggi il nostro ospite è Lorenzo Pini. L’autore nasce a Colle di Val d’Elsa e, dopo la laurea in Geografia, si dedica alla scrittura di viaggio e, in particolare, al rapporto tra meteorologia, luoghi e letteratura. L’incontro con la città di Lisbona è stato per lui folgorante e ha dedicato due opere a questa città, che lo ha conquistato con la sua luce e i suoi profumi.
IL LIBRO DI OGGI
Il libro di Lorenzo Pini che ho scelto oggi per voi èLisbona. Ritratto di una città. (Odoya, 2013)
Ecco la diretta della nona puntata:
Lisbona. Ritratto di una città
In quest’opera di Lorenzo Pini «ci ritroviamo così, quasi senza accorgercene e sempre con il naso all’insù, tra il blu del mare e i colori degli azulejos», tra le stradine del quartiere di Alfama e le note del Fado, antico canto di Saudade.
Come dice il suo stesso cognome, l’autore ha radici ben piantate a terra, ma nutre il desiderio di allungare i rami verso altre direzioni.
Ecco due citazioni che ho trovato di grande ispirazione: la prima si trova a pagina 174 e ci immerge nel concerto di suoni e rumori che Lisbona regala a tutte e a tutti coloro che percorrono le sue strade con occhi (e orecchie) ben aperti:
I suoni denotano il carattere del paesaggio urbano, indicandone i contenuti, arrivando a segnalare i modi di produzione e i modi di rapportarsi degli uomini con lo spazio intorno a essi. È una sinfonia che esce dai negozi, strade, case e giardini: da una parte accompagna la vita quotidiana attraverso le frequenze di radio rock portoghesi che si intrecciano ai borbottii dei vecchi dei giardini, o alle cronache di partite di calcio in tv nell’oblio della serata estiva; dall’altra i clacson dei tassisti si sommano alla sirena di una nave che lentamente solca il Tago. Sullo sfondo, il continuo brusio del traffico e le sferragliate dei tram. […] Introdotti in una città sempre più bisognosa di razionalizzare il proprio traffico a inizio Novecento […] questi mezzi che si affannano su per le salite di Lisbona godono dello stato di simbolo della città per eccellenza. Se un’immagine accompagna la parola ‘Lisbona’, vi sono molte probabilità che sia un tram.
La seconda si trova alle pagine 68 e 74, e ci conduce nella magia del quartiere di Graça,
[…] all’esplorazione di un rione che ha tutta una propria fisionomia, dalla conformazione delle strade, alle trattorie, al traffico, alle pareti delle vie collegate da archi. […] La Graça mantiene ancora il carattere autentico della sua origine operaia che risale a inizio Ottocento. […] L’ascesa di una nuova classe sociale fu celebrata con un’urbanizzazione molto attenta all’estetica. Ciò è evidente guardando Villa Sousa in Largo de Graça, oppure Villa Berta. […] Ingressi con colonne, terrazzi di legno bianco, tetti a spiovente con cuspidi cesellate sono la spia di un modo di costruire che ricorda le residenze inglesi e neoclassiche. […] Il quartiere di Graça aveva persino un’importante sala cinematografica, il Cine Royal, corrispondente all’attuale supermercato Pingo Doce, posto sulla via principale. Ancora oggi la struttura di legno del loggione è intatta sopra le casse, e nella vecchia cabina di proiezione sono stati ricavati i bagni. […] Le sorprese che la collina sa offrire non sono finite: se spersi fra i vicoli e gli antichi conventi della Graça vi troverete a camminare su un marciapiede marchiato dall’effige di una stella, sappiate che state entrando nel Bairro Estrella D’Ouro. In questo ex rione operaio, costruito nel 1907 dall’industriale galiziano Agapito Serra Fernandes per dare alloggio ai dipendenti del suo stabilimento dolciario, la stella a cinque punte appare su ogni elemento architettonico: cassette della posta, corrimano, azulejos e pavimentazioni che si osservano da vicino nei tre cortili di case a ringhiera disposte a ferro di cavallo.
E la magia di questo quartiere e di queste stradine punteggiate di stelle non finisce qui: camminando un giorno di primavera insieme a mio figlio, che, ai tempi, aveva sei anni e popolava il suo mondo di supereroi, non ho potuto fare a meno di volare con lui sulle ali della fantasia. A un certo punto ci siamo fermati, abbiamo guardato ai nostri piedi e abbiamo decifrato il segno che appariva nero su bianco sul marciapiede: nessun dubbio, Capitan America era passato da qui.
#iorestoacasa ma non rinuncio a #viaggiaretralerighe e a sognare Lisbona attraverso i libri, le storie e i ricordi della mia città del cuore.
Pura poesia.
Até logo, Lisboa! Até logo a tutte e a tutti voi, care compagne e cari compagni di viaggio.
Liliana ed io vi aspettiamo per il prossimo appuntamento. Seguiteci!
Per chi volesse saperne di più su Lorenzo Pini ecco il link dove trovare tutte le informazioni: www.meteotrip.it
Per chi volesse saperne di più su Liliana Navarra e sulle sue molteplici attività, ecco il link dove trovare tutte le informazioni: lillyslifestyle.com