Proseguiamo il nostro viaggio tra le righe dei libri che parlano di Lisbona e sono ambientati in questa città sfavillante, con una scrittrice davvero eccezionale. Per la puntata di febbraio abbiamo con noi Romana Petri e il suo romanzo Ovunque io sia.
Abbiamo inaugurato il nuovo anno con una formula intrigante e ricca di sorprese della rubrica Viaggiare tra le righe: in ogni puntata abbiamo ospiti anche le autrici e gli autori delle opere che, di volta in volta, scelgo per voi. E allora, per l’ottava volta, imbarchiamoci in un nuovo episodio di questa rubrica e continuiamo a viaggiare attraverso le storie e le pagine dei libri insieme alla mia splendida compagna di viaggio Liliana Navarra, italiana che vive a Lisbona da diciotto anni, guida turistica, esperta del Portogallo, scrittrice e blogger.
Entrambe siamo appassionate lettrici e, come di consueto, vi offriamo spunti di lettura, idee per itinerari di viaggio insoliti e suggestioni letterarie che raccontano questa città sfavillante che profuma di oceano e questo Paese posto all’estremo Occidente d’Europa.
L’AUTRICE DI OGGI
Oggi è con noi Romana Petri, nome d’arte di Romana Pezzetta; nata a Roma, sua città dell’anima, si divide tra la capitale italiana e Lisbona. È scrittrice, editrice, traduttrice e critica letteraria, autrice di radiodrammi per la RAI, collabora con diverse testate giornalistiche, quali La Stampa, Il Venerdì di Repubblica, Il Corriere della Sera e Il Messaggero. Vincitrice di numerosi premi, è stata due volte finalista al Premio Strega.
Romana Petri non solo è una delle mie scrittrici preferite, ma è anche una straordinaria donna di cultura, poliglotta, ironica e sorprendente nei suoi racconti di vita: sono davvero onorata e felicissima di poter dialogare con lei insieme a Liliana Navarra in questa puntata del nostro Viaggiare tra le righe. Un viaggio in Portogallo tra le pagine dei libri.
IL LIBRO DI OGGI
Il libro di Romana Petri che ho scelto oggi per voi è Ovunque io sia (Cavallo di Ferro, 2008).
Ecco la diretta dell’ottava puntata:
Ovunque io sia
Ovunque io sia è il primo romanzo di una serie che Romana Petri ambienta nella città di Lisbona: a questo volume fa seguito il secondo romanzo Pranzi di Famiglia e, di prossima uscita, il terzo volume, dal titolo La rappresentazione.
La prima citazione che ho scelto si trova a pagina 381 e descrive una peculiarità che rende Lisbona unica e indimenticabile: la sua luce. Insieme alle vicende delle donne e degli uomini che intrecciano le loro esistenze dolorose, difficili e imprigionate da un destino – o per meglio dire da un Fado – segnato da rigide gabbie di genere, Lisbona appare, ancora una volta, sfavillante e piena di luce.
Ancora una volta, è Lisbona la vera protagonista del romanzo.
Anche se erano quasi le sei del pomeriggio c’era ancora una gran bella luce nella Baixa. Non era stata una giornata di sole, al mattino il cielo si era pure coperto di tante nuvole, ma il vento le aveva poi portate via lasciando i palazzi tutti illuminati da un chiarore che continuava ad essere abbagliante. A Maria do Ceu piaceva quel tipo di luce, e anche se non era mai stata da nessun’altra parte, sapeva che il bello di Lisbona era proprio quel suo essere illuminata sempre, fino all’ultimo, fino a che arrivava la notte.
La seconda citazione che desidero riportare qui si trova a pagina 425 e ci rivela una strategia assai efficace per affrontare le piccole e le grandi tragedie della vita, evitando di lasciarsene sopraffare.
Se avesse saputo come fare, avrebbe desiderato stare sempre almeno a tre passi dalla vita, che ormai almeno di questo era convinta, il segreto stava nel riuscire a guardarla sempre da una certa distanza e con una partecipazione mai completa.
Last but not least, ecco un breve dialogo tra donne, che ci mostra un punto di vista assai interessante in merito ai rapporti di coppia e, soprattutto, ci suggerisce un illuminante calcolo matematico da svolgere per meglio valutare la longevità e la qualità di un rapporto d’amore. A pagina 561 leggiamo:
– Ascolta Joana, è sempre una questione di percentuali. Le percentuali col tempo si abbassano, quindi bisogna partire alti, molto alti, capisci?
– Che vuoi dire?
– Che un uomo, all’inizio, ti deve piacere al cento per cento, al centoventi per cento, al centocinquanta. Perché poi questa percentuale, fatalmente si abbasserà, e sotto all’ottanta per cento non può durare tutta la vita.
Tantissimi gli argomenti che abbiamo trattato con Romana Petri: abbiamo parlato di uomini e di donne, di Lisbona e di Roma, di luce, di Fado, di Saudade e romanità. Di vecchie ciabatte e di poster di Alain Delon, di fare rete tra donne e di sguardi maschili che ci tengono ancorate a posizioni di secondo piano. Alla fine, tocca a noi guardare in alto, aiutarci l’un l’altra e decidere che è arrivato il momento di puntare a percentuali più alte, per spiccare il volo e riuscire a volare alte. Una buona volta.
Grazie di cuore a Romana Petri per avercelo ricordato.
#iorestoacasa ma non rinuncio a #viaggiaretralerighe e a sognare Lisbona attraverso i libri, le storie e i ricordi della mia città del cuore.
Pura poesia.
Até logo, Lisboa! Até logo a tutte e a tutti voi, care compagne e cari compagni di viaggio.
Liliana ed io vi aspettiamo per il prossimo appuntamento. Seguiteci!
La Locanda Andrè è un luogo caratteristico nel quartiere di Graça per mangiare e ascoltare il Fado in cui sia Romana Petri sia la sottoscritta amano tornare sempre quando ci troviamo a Lisbona.
Questa immagine è anche la copertina del romanzo Pranzi di famiglia della nostra autrice di oggi.
Per chi volesse saperne di più su Liliana Navarra e sulle sue molteplici attività, ecco il link dove trovare tutte le informazioni: lillyslifestyle.com